Il presidente Luis Abenader ha confermato che parteciperà a una o più discussioni sulle 13 riforme proposte dal governo nel Dialogo nazionale, in cui non vogliono imporre idee, “ma abbiamo una nostra agenda per renderle più produttive .”
Nonostante le discussioni siano proseguite il quindici di questo mese, il presidente non ha specificato se sarà presente a questo secondo turno, ma ha insistito nel volere la partecipazione di tutti i settori.
Il Presidente ha sottolineato che l’interesse primario del governo è che la comunità partecipi al tavolo di dialogo per affrontare le questioni cruciali del Paese.
Sarà presente ad una o più delle discussioni riguardanti le tredici riforme da discutere, tra queste, per l’efficienza sanitaria; Il Patto Sociale, Riforma Fiscale, Continuazione del Patto Elettricità, Trasformazione Digitale e Adeguamento.
Conversazioni aperte
Il capo dello Stato ha affermato che il primo incontro si è tenuto lunedì scorso, al quale non ha partecipato, ma è stato presieduto dal vicepresidente Raquel Peña,Coordinare il protocollo da seguire nelle deliberazioni presso la sede del Consiglio Economico e Sociale (CES).
Abinader ha affermato che è nell’interesse delle autorità promuovere un dialogo aperto con i vari settori sociali e politici del Paese.
Ha sottolineato che il governo incoraggia e incoraggia il dialogo pluralistico e partecipativo. “La stiamo promuovendo con tutta la determinazione, con tutta la fermezza e con tutto il patriottismo che queste riforme meritano”, ha aggiunto.
Ha notato che molte questioni all’ordine del giorno erano già state discusse e consultate con vari settori del Paese, il che avrebbe consentito il dialogo e il consenso fruttuosi che dovevano essere accelerati e divulgati a beneficio della società domenicana.
Il presidente Abinder ha sottolineato che le autorità vogliono rappresentare la base sociale del Paese nelle discussioni e nell’approvazione delle riforme proposte, con l’obiettivo di renderle più trasparenti, democratiche e inclusive.
A questo proposito, ha affermato che il governo non vuole imporre idee, “ma abbiamo una nostra agenda per renderla più produttiva e voglio che tutta la società partecipi”, ha detto.
Il presidente ha sottolineato che il compito delle autorità è quello di garantire un dialogo aperto E sincera, senza ipotesi, anche se ha chiarito che su ciascuno dei temi proposti per le riforme “sì avremo un’agenda su ognuno di quei temi”.
Abinader ha affermato che lo stato chiede trasformazioni sociali che garantiscano un maggiore spazio partecipativo di fronte alle realtà locali e globali.
Il presidente ha aggiunto che queste riforme dovrebbero essere conosciute dalla base della società senza discriminazioniHa affermato che nel Palazzo Nazionale ogni giovedì e anche all’interno, vengono ascoltati e ricevuti i rappresentanti delle associazioni di quartiere e dei settori più diversi del Paese, mentre le autorità realizzano in prima persona le loro esigenze e aspirazioni.
L’ha descritta come un’esperienza meravigliosa per ogni funzionario governativo poter comunicare direttamente con i veri rappresentanti della comunità senza mediazioni e procedere a registrare i loro bisogni e aspirazioni.
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